Come è composto il prezzo del gas riportato in bolletta?

In base alle condizioni economiche di fornitura, con la bolletta del gas, i clienti finali pagano le componenti relative ai seguenti servizi e oneri:

1- COMMERCIALIZZAZIONE ALL’INGROSSO: fa riferimento alla componente energia, ovvero il costo per l’acquisto della “materia prima” gas; incide per circa il 40% del totale della bolletta del gas al netto delle imposte ed è influenzata dalle quotazioni internazionali degli idrocarburi (aggiornamento trimestrale da parte dell’Autorità per l’energia);

2- COMMERCIALIZZAZIONE DELLA VENDITA AL DETTAGLIO: si considerano i costi per i servizi di commercializzazione e vendita come ad esempio la gestione commerciale, i servizi al cliente, etc. Rappresenta circa il 4,5% della bolletta ed è costituita da un valore fisso per ogni fornitore (il cosiddetto “punto di riconsegna”) e da un valore variabile legato ai consumi del cliente finale.

3- SERVIZI DI TRASPORTO E STOCCAGGIO: si tratta della somma dei costi delle reti di trasporto (l’utilizzo dei gasdotti della rete nazionale) e dei costi sostenuti per assicurare la movimentazione del gas e compensare le perdite di rete e gli sbilanciamenti tra il gas immesso nelle reti e quello prelevato. Rappresenta circa il 5% della bolletta gas. I costi di stoccaggio sono i costi per il servizio di “immagazzinamento” del gas, conservato in depositi sotterranei da dove viene poi prelevato per soddisfare le richieste del mercato nei diversi momenti o per far fronte ad eventuali emergenze. Tale costo rappresenta circa l’1,5% della bolletta.

4- DISTRIBUZIONE E RELATIVA COMMERCIALIZZAZIONE: è l’insieme dei costi per i servizi di distribuzione. Questa voce comprende oneri di installazione e manutenzione dei contatori, rilevazione, registrazione dei dati di misura e interventi di natura commerciale, copertura dei costi delle reti e dei sistemi di misura e fatturazione (eventuali conguagli), il fondo per misure ed interventi per il risparmio energetico, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’incremento della qualità del servizio e il contenimento della spesa dei clienti con bassi consumi, la compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio. La tariffa di distribuzione rappresenta circa il 14,5% della bolletta gas ed è ripartita in una Quota Fissa ed una Quota Variabile. La Quota Fissa viene definita per ciascun ambito tariffario, ovvero l’area geografica, la Quota Variabile, oltre ad essere definita per ciascun ambito tariffario, varia in funzione della quantità di gas consumata, ed è differenziata per scaglioni di consumo.

5- ONERI AGGIUNTIVI E IMPOSTE: si fa riferimento ad una serie di oneri (come ad esempio i contributi al contenimento dei consumi gas) che incidono per circa lo 0,3% del totale della bolletta gas e alle imposte previste dalla normativa vigente. Le imposte comprendono l’accisa (sulla base di 4 scaglioni di consumo e due macro zone Centro Nord e Centro Sud), l’addizionale regionale e l’IVA calcolata sulla somma di tutte le voci della bolletta, (al 10% per i primi 480 mc consumati, al 20% su tutti gli altri). Le imposte rappresentano circa il 39% della bolletta.